Nato ad Agordo
(Belluno) il16-08-1927 +14-01-2003
risiede
a Venezia
– Palazzo Carminati 1882A e Torcello
Ha
esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, tra le quali:
Mostra “cultura
italiana d’oggi” (Biennale di Venezia)Oslo, Copenaghen, Gotheborg, 1961
Biennale d’arte
triveneta, Padova, 1961
Biennale internazionale
d’arte di Venezia,
1962
Biennale dell’incisione
italiana, Venezia,
1963
VI Premio di Pittura, Mestre, 1963
Biennale Internazionale
d’Arte, Premio del Fiorino, Firenze,
1969
Intergrafik70, Altes Museum, Berlin, 1970
Mostre organizzate
all’estero dalla Calcolgrafia
Nazionale e dall’Associazione Incisori
Veneti
Mostre personali a Venezia
(Bevilacqua la Masa, Galleria Cavallino) Milano
(Galleria Spotorno) Torino (Galleria
Dantesca) Lisbona (Galleria Epoca)
Seta,Terra, Acqua”Lucio Andrich e la laguna di
Venezia”Torre Massimiliana,Venezia,2005
Sue opere figurano in
numerose Gallerie italiane e straniere
Accademia di Belle Arti -Venezia
Accademia di Belle Arti -Venezia
Museo d’arte moderna –
Cà Pesaro –di Venezia
Recinto 1962, acquatinta a colori, mm 497 x 650 (acquisto a Biennale 1962), Animali 1957, acquatinta maniera nera, mm 310 x 240 (acquisto 45° Bevilacqua La Masa) Cavallo selvaggio 1957, acquaforte acquatinta, mm 388 x 225 (acquisto Mostra personale Bevilacqua La Masa 1958) Gatti Veneziani 1958 acquaforte acquatinta, mm 382 x 315, (premio ex-aequo per l'incisione 46° Bevilacqua La Masa), Notturno, olio su tela, cm 85 x 58 (acquisto 47° Bevilacqua La Masa).
Galleria d’arte Moderna
di Verona
Museo d’arte Moderna di
Boston-U.S.A.
Galleria d’arte
contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi
Museo d’arte Moderna di
Pisa
Galleria Nazionale
d’arte moderna e contemporanea di Roma
Museo Andrich - Torcello
…La
sua opera… interessa per lo spirito di viva fantasia, di immaginazione con un
senso assai spontaneo del racconto, talvolta fiabesco, in una visione carica di
slancio trasfigurativo nell’atmosfera tempestosa e selvaggia irreale, in cui si
agitano i suoi cavalli ribelli e i suoi tori mostruosi…
Giorgio Trentin
(catalogo della 2°
Biennale dell’incisione italiana Contemporanea – Venezia 1957)
…Il
senso spaziale e dinamico che permea le sue creazioni…l’abilità con la quale
sfrutta i caratteri propri dell’acquatinta, il sapore del gioco dei neri, dei
bianchi, dei grigi, la libertà e insieme il calcolo sottile delle sue
creazioni, lo rendono degno di molta attenzione e ne fanno un bianconerista di
vera classe.
Mario Lepore
(Corriere
d’informazione 21 novembre 1961)
…E’
uno dei più conosciuti incisori giovani, dotato di una fantasia intricata di
realtà e di immaginazioni, con un continuo gioco d’equilibrio sui regni della
favola.
Marco Valsecchi
(Il Giorno, 6 dicembre
1961)
…E
mentre sonda il mistero di soluzioni parzialmente casuali e sollecita gli
incontri con l’evento fortuito, cerca nell’ambigua polivalenza del segno e
nella insoddisfatta sperimentazione di nuove tecniche i termini di un
linguaggio inconsueto ed aperto ad ogni possibile integrazione
Carlo
M. De Paola
(Catalogo della XXXI
Esposizione Biennale Internazionale d’Arte – Venezia 1962
…Raramente
l’insieme di un’opera è apparso così coerente e autobiografico, così rivelatore
di un cammino analitico e poetico, che trova la sua espressione più definita
nell’ultima metamorfosi, quella dell’artista in figura mezzo uomo incoronato e
mezzo pesce, sul più importante dei suoi arazzi.
E se il nuovo
Doge della laguna si chiamasse Lucio Andrich?
Olivier
Boré
Prof. Historien d’art Parigi
(Catalogo Seta,Terra,
Acqua”Lucio Andrich e la laguna di Venezia”Torre Massimiliana Venezia 2005)
…Le Sete …,
eseguite non a ricamo come gli arazzi predetti, ma sovrapponendo strati di
tessuti ritagliati in certi punti per fare emergere lo strato sottostante - un
metodo che si può dire analogo alla tecnica risparmiata della pittura vascolare
greca - … le cui caratteristiche dominanti sono ascrivibili all’ideazione di
modelli ispirativi desunti da un’astrazione geometrica sicuramente riflesso
dell’esperienza dei movimenti artistici successivi agli anni ’60, variamente
indicati come seconde avanguardie. Sebbene riflettano anche il gusto grafico di
quella linea essenziale che si è vista filo conduttore di tutte le sue opere,
dagli anni ’80 arricchite inoltre dalla produzione di vetri realizzati a
fusione e piombatura…In essi i segni in qualche modo a volte ancora
riecheggianti forme organiche e antropomorfe, giocati su linee curve e
spezzature aperte creano diretti rimandi ai disegni delle Sete , i cui colori
vivaci sono contenuti da bordi che le inquadrano come cornici….La casa di Lucio
Andrich a Torcello, che per la peculiarità di luogo fùcina in cui lui
versatilmente operava mi è piaciuto accostare alla Casa del Mago di Rovereto, è
ancora oggi luogo vitale. La memoria di questo spazio indissolubilmente
vincolato ai trent’anni qui trascorsi dall’artista sembra celebrarne il legame
con il territorio nell’arazzo di Lucio e Clementina Le saline, ispirato
all’isola delle saline facente parte del comprensorio della laguna. I cui
colori rosati compaiono tra quelli scelti dall’artista per i filati dei ricami
di questo arazzo non arazzo.
Ivana D'Agostino
Prof. Storico d’Arte Accademia di
Belle Arti Venezia
(Catalogo Seta,Terra,
Acqua”Lucio Andrich e la laguna di Venezia”Torre Massimiliana Venezia 2005)
Clementina e Lucio, gli innamorati di Torcello, opera di
Clementina e Lucio Andrich, arazzo lana su lino, ricamato a mano, dimensioni
250 x 182 cm, tecnica punto gobelin, collezione Museo Andrich – Torcello.
L'Invernada del Carrador, opera di Lucio Andrich, 2° premio-acquisto in ex-aequo con Carmelo Zotti, VI premio di pittura Mestre 1963
|
Sito web: www.museoandrich.it
Video su Youtube
Lucio Andrich
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