venerdì 27 novembre 2015

Torcello con Flamingo Art Media vince l'Oscar Green dell'Agricoltura 2015 e viene premiata a Milano Expo 2015







Nove residenti e un solo imprenditore agricoli rimasto a presidio dell’agricoltura di quell’isola che ha dato i natali a Venezia. Eccoci nel primo porto della laguna, dopo che Altino, la vera prima isola abitata, fu insabbiata. Gli abitanti si spostarono quindi a Torcello, per poi passare alla grande storia di Venezia.
Torcello non è stata mai completamente abbandonata, ma consumata sì. Qui oggi c’è Paolo a coltivare i carciofi e a preservare la casa museo, dove resistono le pitture e le opere di suo zio, l'artista Lucio Andrich. Poi un gruppo di giovani, quelli del ‘Flamingo art media’ che, insieme agli abitanti del posto, ai pescatori e a Coldiretti si dicono "malintenzionati" a combattere questa battaglia per difendere la storia e il presente di quest'isola. Partono dall'agricoltura e si tuffano nella narrazione video delle bellezze isolane, per fare sapere al mondo che qui si vuole continuare ad essere come si è sempre stati.
A Torcello non c’è né una farmacia, né un forno, la vita degli isolani è caratterizzata dall’acqua, sulla quale sembrano scivolare di continuo, di giorno e di notte, per raggiungere la terra ferma e trovare soluzione alla benché minima necessità. Tuttavia qui Hemingway scrisse ‘Al di là del fiume’, mentre Egidia Sartori, clavicembalista ha composto opere meravigliose, i fenicotteri trovano il loro rifugio e ogni tramonto la sua ninna nanna, prima di accoccolarsi nella notte.




venerdì 20 novembre 2015

Madonna della Salute a Venezia



La festa della Madonna della Salute è una festa religiosa istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 e osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia e in moltissime città e paesi dell'antica Repubblica, nell'Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati alla Madonna della Salute, che sono a tutt'oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono ancor oggi, come a Venezia, meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. Per facilitare il pellegrinaggio, viene eretto sul Canal Grande un ponte provvisorio in legno che collega la punta della Dogana con Santa Maria del Giglio[1]. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute.


Origini
La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi.
Il contagio si estese a Venezia in seguito all'arrivo di alcuni ambasciatori di Mantova, città già particolarmente colpita dall'epidemia, inviati a chiedere aiuti alla Repubblica di Venezia Gli ambasciatori furono alloggiati in quarantena nell'isola di San Servolo ma nonostante questa precauzione alcune maestranze entrate in contatto con gli ospiti subirono il contagio e diffusero il morbo nell'area cittadina. L'epidemia fu particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l'intera città venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo.
Nel momento culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo.
Poche settimane dopo la processione, l'epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino (oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado. Il governo decretò allora di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della "Salute".
Il governo della Repubblica mantenne fede al voto, individuando nell'area della Dogana da Mar, oggetto di recenti demolizioni, la meta del pellegrinaggio nonché la sede del nuovo tempio votivo e indicendo subito il concorso per la costruzione della nuova chiesa. Il primo pellegrinaggio di ringraziamento avvenne il 28 novembre 1631, subito dopo la fine dell'epidemia.
Il concorso venne vinto da Baldassare Longhena con il suo progetto di un tempio barocco a struttura ottagonale sormontato da un'imponente cupola, ovvero l'attuale basilica di Santa Maria della Salute, che fu consacrata il 21 novembre 1687.
La ricorrenza è particolarmente sentita dalla popolazione veneziana. È tradizione, nel giorno della festa della Salute, consumare una pietanza a base di carne, la cosiddetta "castradina"


giovedì 12 novembre 2015

il vero Aceto Balsamico come quello dell'acetaia di Andrea Reggianini del 1803 è amico della Glicemia ottimo per i Diabetici




L'aceto è stato usato sin da tempi remoti non solo come condimento, ma anche a scopo medicinale. All’aceto, o meglio agli aceti, viste le tante varianti disponibili (di vino, balsamici, di frutta) sono state attribuite numerose proprietà: si dice, in particolare, che agiscano sulle riserve di «grasso», che siano antitumorali e utili per il controllo della glicemia. Ma mentre per i primi due effetti non ci sono sufficienti riscontri scientifici, sul controllo della glicemia esistono molti dati. A conferma, possiamo citare uno degli studi più recenti, pubblicato sul Diabetes Metabolism Journal.

Alcuni ricercatori dell'Università di Seul (Corea) hanno osservato, sia pure in animali da laboratorio, che quando questi venivano sottoposti a diete ad elevato contenuto di grassi, abbinate con aceto balsamico, si attenuavano gli effetti negativi dei grassi sulle cellule beta del pancreas, quelle che secernono insulina quando aumentano i livelli di glucosio nel sangue. In pratica, si potrebbe ipotizzare un effetto preventivo nei confronti del diabete, in quanto le cellule che producono insulina sarebbero meno esposte ai rischi di una dieta ricca di grassi. «In effetti — commenta Francesca Scazzina, ricercatrice del Dipartimento di scienze degli alimenti dell'Università di Parma — diversi studi hanno dimostrato la capacità dell'aceto di attenuare l'iperglicemia. L'ingrediente attivo è l'acido acetico, ma i meccanismi non sono ancora chiariti. Per esempio, si ipotizza che l'acido acetico possa rallentare lo svuotamento dello stomaco e inibire l'attività degli enzimi digestivi presenti nell'intestino tenue, limitando la completa digestione dell'amido e, quindi, l'assorbimento del glucosio. O potrebbe aumentare la captazione di glucosio da parte del tessuto muscolare, sottraendolo dal circolo. Questo effetto si è osservato sia in soggetti sani sia in diabetici. L'aspetto positivo è che per ottenere il beneficio dell’aceto ne basta la quantità che comunemente si aggiunge all'insalata».
Ci sono casi in cui con l’aceto conviene adottare qualche precauzione? «Vista l’acidità dell’aceto — dice Giulio Marchesini, responsabile Unità di Malattie del metabolismo e Dietetica clinica, Università di Bologna — può essere opportuno non abbondare quando si soffre di gastrite o di reflusso gastro-esofageo. Ma poche gocce di un buon aceto non sono un rischio per lo stomaco. E neppure per la linea, come dimostra il basso contenuto calorico dei vari tipi di aceto».

9 aprile 2013  dal Corriere Salute

mercoledì 4 novembre 2015

Torcello la voce dei suoi abitanti nell'intervista di Stefania Bolzan Raiveneto

Teresa Valleri, Alberto Barbierato, Domenico Rossi, Arrigo Cipriani i protagonisti dell'intervista a Torcello di Stefania Bolzan 

Guarda il videoIntervista di Stefania Bolzan agli abitanti di Torcello

Alla cortese attenzione della redazione Rai Veneto.

Grazie per il vostro contributo nel divulgare la bellezza dell'isola di Torcello. In tutti i servizi che quest'anno avete realizzato su l'isola di Torcello lo avete fatto con grande sensibilità e molta poesia. Si rimane incantati come avete saputo intervistare, riprendere e montare i servizi, complimenti, perché avete dato al grande pubblico una visione intima di una Torcello che solo chi si prepara seriamente riesce a comunicare. Il vostro è un grande contributo verso la salvaguardia di quest'isola che ha bisogno di essere tolta dal abbandono in cui è sprofondata e dalla mercificazione del tour laguna in cui è stata proiettata che la rende visitabile per soli 20 minuti. A Torcello ci si ferma per mezza giornata almeno, visitando le zona Monumentale delle chiese il Museo Archeologico e Casa Museo Andrich e godendo dell'enogastronomia locale che sa coniugare ospitalità e prodotti della laguna, voi siete riusciti ad elaborare un prodotto mediatico che va nella giusta direzione di una ricollocazione anche culturale- ambientale della sua immagine all'interno della riscoperta dell'antica origine della città di Venezia. 
Questo percorso di ricollocazione della percezione di Torcello è stato iniziato ancora nel lontano 2006 accompagnando i giornalisti del New York Times in giro per l'isola Torcello Offers a Refuge From the Tourist Crush








e spero che i vostri servizi focalizzino anche l'attenzione europea nel produrre un maggiore interesse sull'isola. 


A tutta la redazione che ha sostenuto lo sforzo di Stefania Bolzan, Paolo Colomban e Davide Baldan un grande grazie.

Cordialmente, dott. Paolo Andrich



martedì 3 novembre 2015

Torcello su Raitre 3 novembre 2015 ore 14.00

Torcello in queste giornate meravigliose è ancora protagonista su Raitre grazie al servizio di Stefania Bolzan  con Teresa, Alberto e Domenico


ma l'interesse continua ad aumentare la settimana scorsa era Filippo Bollani Concierge del Hotel Danieli a girare un video a Torcello e oggi era in visita al www.museoandrich.it, il nipote di Giuseppe Mazzariol, tutti a cercare quella pace e tranquillità che a Torcello è di casa....e questi sono i famosi ma quanti di non famosi scoprono questo Paradiso in terra ...che ci appartiene a tutti.