venerdì 18 settembre 2015

I VOLTI E I NOMI DELLA CINQUINA VENETA DEGLI OSCAR GREEN DI COLDIRETTI. OGGI AL TEATRO VERDI DI PADOVA LA PROCLAMAZIONE DEI FINALISTI. TRA LORO IL CANDIDATO ALLA FINALE NAZIONALE

I VOLTI E I NOMI DELLA CINQUINA VENETA DEGLI OSCAR GREEN DI COLDIRETTI.
OGGI AL TEATRO VERDI DI PADOVA LA PROCLAMAZIONE DEI FINALISTI. TRA LORO IL CANDIDATO ALLA FINALE NAZIONALE


Nel padovano Corinne coltiva rose per far aceto, Valerio e la sua bottega virtuale, Enrico produce birra “100% veneta”. In provincia di Vicenza Roberto coltiva ortaggi coi cristalli. A Venezia tre ragazzi promuovono castraure e moeche in uno spot per salvare l’isola di Torcello

18 settembre 2015 - Gli Oscar Green del Veneto hanno un nome e un volto. La cinquina dell’innovazione in agricoltura sarà proclamata ufficialmente oggi pomeriggio, in occasione della finale regionale al Teatro Verdi quando sul palco riceveranno il premio per il concorso che ha carattere nazionale ed è patrocinato dal Presidente della Repubblica. Ad applaudirli in platea 400 giovani, cento di questa edizione e il resto concorrenti degli scorsi anni. La giuria ha selezionato i finalisti veneti in base a cinque categorie: Impresa 2.Terra, Campagna Amica, We Green, Fare Rete e Paese Amico. “Non è stato semplice – assicura Andrea Barbetta delegato di Giovani Impresa Coldiretti – abbiamo la conferma che sono stati presentati progetti moderni che impiegano alta tecnologia, fuori dall’ordinaria amministrazione attivati rispettando le tradizioni locali, i valori della civiltà contadina. Promossi esaltando le abilità di neo imprenditori agricoli che affrontano il mercato con la saggezza dei lori padri e la responsabilità di chi ha in mano il futuro della salute dei cittadini. Gli agricoltori di nuova generazione – continua Barbetta – vincono ogni giorno la loro scommessa per aver investito in campagna. Per questo di meritano una giornata che è la festa corale della creatività giovanile – spiega Barbetta – Coldiretti, infatti, ha deciso di celebrare questo momento in un luogo che possa esprimere l’arte, la cultura e lo spettacolo di quello che è il nostro mestiere condividendo la fatica e l’entusiasmo di chi sceglie di “intraprendere” anche con altri coetanei, magari sconosciuti ma che hanno tanto da dire, come: Sara Prandin e Simone Tonin fondatori di un’ orchestra alternativa, Martina Battistioli medico ricercatore del Cuamm, Matteo Castioni coltivatore di alghe e produttore di integratori alimentari. Tra gli ospiti ci sarà anche Arrigo Cipriani titolare dell’Harry’s Bar e Attilio Barbieri giornalista di Libero, della pagina di economia e appassionato di agroalimentare. Non ultima Maria Letizia Gardoni presidente nazionale di Giovani Impresa. Per organizzare questo evento Coldiretti ha avuto vicino la Regione Veneto, l’amministrazione comunale di Padova, il Consorzio di tutela del Grana Padano e il Teatro Stabile del Veneto. A fianco anche una banca che guarda al settore da tempo: “In un contesto di lenta ripresa economica, FriulAdria, anche nel 2015, ha continuato ad accompagnare le imprese della filiera agroalimentare con una rete dedicata di specialisti – precisa la responsabile dell’Area Marketing Sandra Ius – Le nostre erogazioni al settore sono cresciute anno su anno del 26%. Il sostegno ha riguardato le principali filiere, dall’ortofrutta al vitivinicolo, dalla carne al latte, ed è servito soprattutto a supportare l’innovazione e l’export. Inoltre, grande attenzione è stata riservata all’imprenditoria giovanile, le cui iniziative sono state sostenute e accompagnate con servizi bancari innovativi”.
Ad animare la serata provvederà il conduttore del “Festivalshow” Paolo Baruzzo e a far scatenare il pubblico ci penseranno gli oltre 60 musicisti under 30 della Gaga Symphony Orchestra con un concerto in programma dalle 20.45, aperto alla cittadinanza, e dedicato tutto alla migliore gioventù.

Sesonrose di Corinne Santaniello, Padova – FINALISTA CATEGORIA IMPRESA2.TERRA
Corinne Santaniello, diciotto anni, studia, come molti suoi coetanei, vive a Padova con la famiglia. Fin qui tutto normale, se non fosse che la ragazza è già titolare di una start up, un’iniziativa che porta il nome di “Sesonrose” e che è stata ispirata da una coppia di arzilli vecchietti. Lei li ha sempre chiamati “nonni”, anche se di fatto non lo erano, si trattava dei vicini di casa adottati come tali. Durante le vacanze estive la coppia ha insegnato alla giovanissima Corinne tutti i segreti dei fiori, in particolare del processo di macerazione delle rose per trasformarle in aceto, confetture e gelatine. Una lezione preziosa ed entusiasmante, che la ragazza ha saputo mettere a frutto potendo contare sul sostegno della mamma Sabina e del fratello. Con un pizzico di innovazione la ricetta dei nonni è stata tradotta in una linea di prodotti raffinati sotto il nome di “Sesonrose”. Si tratta di aceto balsamico, confettura e zucchero, il tutto a base di rose, rosse e profumatissime, rigorosamente bio. Ovviamente è bandito qualsiasi tipo di pesticidi perché le rose, di fatto, “si mangiano”. Ora con la sua famiglia vive tra il profumo dei fiori e le essenze continuando a studiare agraria, proprio per avere tutti gli strumenti e le conoscenze per far crescere la propria idea imprenditoriale.

Fattoria Crivellaro di Valerio Crivellaro, Padova – FINALISTA CATEGORIA CAMPAGNA AMICA
Tutto ha inizio da un piccolo allevamento di vacche da latte con caseificio, nella campagna della Bassa Padovana, a Saletto. Valerio, “figlio d’arte” ha un’intuizione: sfruttare le potenzialità del web per raggiungere i consumatori. Sua l’idea di avviare la vendita on line attraverso una vetrina virtuale aperta 24 ore su 24. Tutti i prodotti dell’allevamento vengono trasformati e confezionati nel moderno caseificio annesso all’azienda. Il latte fresco diventa così formaggio (in particolare il mezzano, stagionato 6 mesi, oltre ad altri prodotti stagionati), ma anche scamorza, mozzarella, stracchino, yogurt e anche gelato. Il tutto minimizzando l’impatto ambientale grazie all’uso di attrezzature altamente efficienti e al riutilizzo degli scarti di lavorazione, facendo ampio ricorso alle energie rinnovabili, dal solare alle biomasse. Banditi sia i pesticidi che i diserbanti chimici, proprio per offrire un prodotto naturale e sano, buono e genuino. Entrare nel negozio virtuale di Valerio è semplice: basta collegarsi al sito www.arzarello.it per conoscere nel dettaglio i prodotti disponibili, ottenere tutte le informazioni necessari e fare acquisti.

Birrificio Antoniano di Enrico Pinton: la birra tutta Veneta, Padova – FINALISTA CATEGORIA FARE RETE
Si chiama “la Veneta centopercento” la prima birra tutta veneta, interamente prodotta con le materie prime delle aziende agricole del territorio. E firmata dal Birrificio agricolo Antoniano di Padova. La particolarità della nuova birra artigianale è l’origine tutta veneta delle materie prime. La società agricola Birrificio Antoniano ha in gestione più di 90 ettari di terreno. In provincia di Padova, da una terra argillosa ai piedi dei Colli Euganei, cresce l’orzo distico selezionato accuratamente, nato da sementi certificate e seguito passo passo nel suo sviluppo dai consulenti agronomici di Coldiretti. L’acqua, che rappresenta il 90% del prodotto, è quella del bacino del Brenta. L’inconfondibile amaro aromatico della birra è donato dal luppolo, una pianta ben nota anche in Veneto col nome di “bruscandolo” o luppolo selvatico, della quale si erano perse le tracce. La Veneta Centopercento è stata accreditata a “Km 0” da un’apposita commissione di Coldiretti Veneto che ha verificato i metodi di produzione e le materie prime da cui nasce questa birra. La birra “la Veneta Centopercento a Km 0” conferma come le produzioni agricole di qualità della nostra regione possano riportare alle radici una bevanda che, prima di tutto, è un alimento vivo dono della terra.

Fattoria didattica e garden “Tari” di Roberto Bidese, l’uomo dei cristalli, Vicenza – FINALISTA CATEGORIA WE GREEN
Azienda tradizionale flovorovivaistica a gestione familiare, fino a quando Roberto e Simonetta hanno deciso di convertire l'attività storica con coltivazione di orticole e dell’erba di grano contro i radicali liberi a favore del rinforzo delle difese immunitarie secondo il metodo ecosistemico: un'avanguardia rispetto al biologico e al biodinamico basato sull'influenza dei cristalli e delle energie della terra. In azienda corsi creativi e misurazione della biovitalità e passeggiate nellabirinto per connettersi ai quattro elementi.

Flamingo Art Media, progetto Habitat: Torcello, la terra madre di Venezia – FINALISTA CATEGORIA PAESE AMICO
L'isola di Torcello, nella laguna nord veneziana, con i suoi pochi abitanti, qualche ristorante, milioni di turisti, tanta bellezza artistica e un solo agricoltore. Un luogo unico che ha catturato l'attenzione di tre giovani artisti della Flamingo Art Media, associazione fondata un anno fa da Andrea Baes, Christian Palazzo, Gianmaria Spavento, che, nel conciliare diversi interessi personali, insieme curano produzioni audiovisive per la valorizzazione del territorio. Nasce così il progetto Habitat che vuole raccontare, con un video, l'esperienza quotidiana di un' oasi straordinaria, definita anche «la terra madre di Venezia» dando voce ai dieci residenti. Nessun sostegno finanziario pubblico se non volontario, a muovere l'interesse dei protagonisti (regista, tecnico del suono e operatore) è l'entusiasmo di chi vive a Torcello. Chi lo considera un paradiso è Paolo Andrich, unico imprenditore agricolo dell'isola.

Sandra Chiarato ufficio stampa Coldiretti 








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